venerdì 27 giugno 2008
I principi scientifici della filosofia alchemica
Nella sua forma più immediata, scevra da ogni elaborazione filosofica o spirituale del concetto, il Se è un meccanismo automatico di selezione delle immagini, dei segni e dei simboli che sono necessari all'anima psichica per evolvere all'interno del corpo in coscienza di sé.
Dal punto di vista neuropsicologico è chiamato il "filo del Se" il collegamento esistente tra la ghiandola dell'ipotalamo e la ghiandola pineale, responsabile del processo di selezione delle frequenze di luce in grado di avvertire la presenza di un elemento pericoloso per la sopravvivenza o favorevole allo sviluppo materiale o sociale dell'individuo. Il Se è una facoltà naturale dell'individuo che privilegia la percezione all'azione e che agisce non sulla base di ragionamenti o schemi preordinati dalla razionalità organizzatrice, ma sulla percezione attiva delle necessità del tempo presente.
I bisogni, le necessità e i desideri si manifestano attraverso sensazioni, emozioni e sentimenti corporei che stimolano l'individuo all'azione. La consapevolezza di ciò che si prova all'interno di se stessi, sviluppata attraverso l'azione della propriocezione, è il principio generatore dell'anima. Nelle società civili stabilizzate, libere dai problemi della sopravvivenza della specie, l'anima prende il sopravvento e crea le premesse per il miglioramento del confort, la nascita dell'arte e l'evoluzione dei costumi sociali.
E' facile intuire che in questa forma di società, modellata dagli individui più sensibili alle esigenze dell'anima, evolva una forma di coscienza collettiva influenzata dal Se psichico, e cioè dalla capacità naturale della percezione femminile e artistica di selezionare gli elementi più gratificanti dal punto di vista estetico ed edonistico.
La "coscienza psichica primaria", fortemente modellata dal bisogno di gratificarsi con la bellezza, l'eros e l'agiatezza economica, è sempre stata antagonista alla coscienza di gruppo e alla morale di riferimento per il suo carattere di alterità morale, anticamera del libertinaggio e degli eccessi che spingono alla consumazione di baccanali e di feste dionisiache. La coscienza psichica è una espressione latente sia nell'individuo che nella società: i sacrifici si accettano per essere conformi alle regole, mentre si procastina la soddisfazione dei bisogni unicamente in vista di un bene più elevato.
Appare evidente che il senso di felicità materiale sia strettamente connesso al libero "funzionamento" del Se psichico e cioè della capacità dell'anima di selezionare con lo sguardo gli oggetti, le forme o i colori che più appagano il "sistema omeostatico" dell'organismo. L'azione, anche ormonale o sessuale, provoca infatti un continuo sbilanciamento dell'energia vitale dal suo asse centrale, chiamata dagli alchimisti orientali con il termine Sushumma. La deviazione eccentrica dell'energia subconscia dal centro della colonna vertebrale, provoca l'insorgere del bisogno di riequilibrare lo status biopsiconeurologico alterato dal movimento. A livello fisico lo sguardo inizia così a ricercare il "cibo" e l'energia necessaria per riportare l'omeostasi nell'organismo.
Il "Sistema di controllo omeostatico" dell'organismo è qualcosa che viene prima della coscienza individuale modellata dalla morale di gruppo. L'alchimista orientale sperimenta nell'Hatha Yoga lo straordinario potere dell'energia magnetica collocata alla base della colonna vertebrale di riportare in equilibrio l'organismo alterato dalla presenza di condizioni proibitive per la sopravvivenza come la mancanza di cibo, di aria e di temperatura. Ciò significa che il corpo possiede una propria coscienza attivata automaticamente dall'energia magnetica, arteficie di tutti i meccanismi psichici di controllo e modificazione dei processi di metabolizzazione e conservazione dell'energia vitale indispensabile alla sopravvivenza. La coscienza corporea attivata dall'energia magnetica è il fondamento della "scienza e della filosofia del Sè "
Ciò significa che la consapevolezza di "cosa" cerchiamo con lo sguardo (percezione psichica consapevole) porta alla luce la comprensione delle motivazioni che hanno alterato il sistema di controllo omeostatico dell'organismo. Questo semplice meccanismo di autoavvertimento psichico cognitivo, descritto meravigliosamente dalla vicenda mitologica di "Leda e il Cigno", ha la capacità di espandere non solo la conoscenza di noi stessi, ma anche del mondo in cui viviamo. Percepire la realtà attraverso il "filo del Se" espande la "coscienza del Sè", considerato dagli alchimisti la Persona divina che vive dentro di te, come Te.
Se pensiamo a Cristo come una concreta incarnazione della "coscienza del Sè" all'interno del nostro modo di pensare, possiamo comprendere il significato autentico delle parole del Vangelo, poiché "amore e discriminazione di giudizio" sono i prodotti naturali di un differente "metabolismo spirituale" dell'ego. All'interno di questa logica di liberazione delle potenzialità spirituali connesse al "risveglio" all'energia magnetica (la Madre di Cristo), è evidente che la razionalità su cui si fonda l'ego appare un ostacolo, un limite e un vincolo.
Il Golgota dell'Ego segna quindi il passaggio iniziatico a un nuovo modo di vedere la Realtà umana. All'interno della pupilla dipinta da Bosch appare il simbolo dell'Amore Universale concepito dagli alchimisti: un cigno nutre la prole del proprio sangue a significare la necessità spirituale del "sacrificio dell'anima", per sua natura costretta a offrire il "sangue" per mantenere l'equilibrio omeostatico del mondo. Allo stesso modo esiste un legame di "sangue" tra l'energia magnetica della Madre e la coscienza del Figlio, così come esiste un "patto di sangue" tra Dio (l'etere) e l'uomo in cui opera la "coscienza del Sè".
Anche gli alchimisti occidentali praticavano e studiavano la "scienza e la filosofia del Sè". Gli artisti rinascimentali erano spesso impegnati a rappresentare in chiave allegorica, non diversamente da Dante, i processi di modificazione della Materia Psichica (la pietra grezza) nella Coscienza creativa attivata dal filo del Se (l'Elixir), fino alla scoperta della "Coscienza del Sè" (la Pietra Filosofale)
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